Natale Non ho vogliadi tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare (Giuseppe Ungaretti)
lunedì 22 dicembre 2008
lunedì 17 novembre 2008
Ce l'ho fatta
domenica 19 ottobre 2008
--hackers nel mirino dell'ispettore Clouseau..
domenica 12 ottobre 2008
io cinquantenne degli anni ' 70...
Io penso che i cinquantenni degli anni '70 siano un po' speciali oltre che un po' toccati.
Chi sono? Siamo quelli che negli anni settanta eravamo quindicenni, sedicenni e vivevamo quegli anni come tutti i teenagers del mondo: affrontando la vita di petto con rabbia e amore con gioia dolore lacrime e risate a più non posso. Con le amicizie al limite della legalità perché anche se era tutto chiaro era anche tutto confuso, i nostri genitori spesso erano capaci di dire solo no non si fa è proibito ma soprattutto è vergona e noi sapevamo che l'amore era profondo che la vita era piena e andava combattuta che la vergona non era quello che loro indicavano ma spesso stava in ciò che essi facevano!!
Non so se erano quegli anni o i “nostri anni” ma sembrava che potessimo cambiare qualcosa solo se ci fossimo impegnati e impegno e partecipazione erano l'inno i quel periodo.
Le amicizie erano la cosa più importante della vita ed erano assolute uniche e definitive tutto era bianco o nero ma tutto era anche passione.
E adesso che sono quasi cinquantenne so dove andare a cercare forza nei momenti bui, lì nei miei ricordi di quindicenne!
La vita mi ha regalato molte cose alcune belle altre così così ed altre ancora brutte, ma non ho mai perso di vista quelle sensazioni forti e definitive dei miei quindici anni, e nel mio cuore so di non essere troppo cambiata, che il bene e il male sono ancora bianco e nero, che la vergogna è quello che faccio o non faccio non come mi vesto o appaio, e che l'intensità, l'intensità della passione è sempre la stessa, per questo i miei quindici anni non sono ancora conclusi e forse è per questo che a volte mi sento un po' “tocca”.
...tolleranza
Negli anni a venire, mi sono spesso arrabbiata con me stessa per la mia ingenuità e superbia e ho mutato il mio comportamento , per me una persona può essere solo simpatica o antipatica al di là dell'intelligenza o della bellezza oppure di questo famoso colore o religione.
Non giudico mai qualcuno e lascio sempre aperta una porticina per un eventuale recupero!!!
E' troppo facile addossare la colpa ad uno diverso perchè così escludi in automatico te stesso.
mercoledì 1 ottobre 2008
...per un panino..
No non ci deve essere giustizia fai date, esiste la polizia, grazie a dio viviamo in un paese civile dove il diritto esiste dall'epoca dei romani: prima di Cristo.
Ma anche No a minimizzare l'atto di rubare perchè é stato rubato cosa di poco valore, come i grandi ci insegnano tutto è relativo, chissà quanti panini gli hanno rubaro per fargli saltare la
testa!!
Quanti panini deve vendere per portare a casa lo stipendio, quante volte ha dovuto soddisfare i capricci di un cliente per accontentarlo e farlo rimanere tale!
La giornalista non può dire “ solo per un panino” quel panino è la sua paga.
mercoledì 17 settembre 2008
...NUOVO BLOG...
domenica 14 settembre 2008
Donne
Sono qui a camminare in questo parco e guardo le altre donne che ho intorno e che sono a camminare o a correre e capisco che dentro di me c'è una femminista, è radicata fino in fondo e queste musiche struggenti e allo stesso tempo forti degli Scorpions rievocano in me ricordi di un passato neanche troppo lontano in cui le donne ancora erano semplicemente donne, ma noi siamo forti come rocce.
Ad un certo punto ci mettiamo le scarpe da ginnastica indossiamo una fruit stirata nel cassetto e andiamo. Forse abbiamo già pulito in casa, forse c'è già qualcosa sul fuoco per il pranzo oppure forse quando torniamo c'è ancora tutto da fare, ma questo non ci ferma e siamo qui a sudare, perché?
Perché ci siamo ritagliate del tempo e siamo venute,
noi abbiamo scelto di venire qui e questo ci fa libere!!
giovedì 11 settembre 2008
Voti e voto di condotta
Un bambino ha una lite con un compagno: si strattonano prendendosi per i vestiti e così finisce che uno di due strappa il giubbotto dell'altro, quindi la maestra è costretta a scrivere una nota sul diario di colui che ha fatto il danno. La risposta del padre è la seguente: “avrà avuto i suoi buoni motivi” e nemmeno si presenta personalmente dall'insegnante.
Allora, penso io, se avesse avuto una pistola in mano e avesse sparato avrebbe avuto le sue buone ragioni lo stesso!!?
Forse il nuovo voto in condotta sarà un buon deterrente sia per i ragazzi che una spintina per genitori assenti a frequentare la scuola, perchè se il figlio boccia voglio vedere come gli girano le scatole!!!
Nel giurassico quando andavo a scuola io, mi ricordo di aver pensato ogni tanto a quel voto di condotta, soprattutto quando qualcuno dei miei compagni prendeva qualche nota sul registro.
Negli anni a seguire fu piacevole trovare qualche professore aperto che ci trattava come adulti facendoci gestire interrogazioni e voti, ma riconosco che era difficile essere realmente obiettivi e mantenere un profilo basso senza ubriacarsi di libertà e potere.
Ho fatto la rappresentante di classe quando frequentavo e successivamente la rappresentante dei genitori per mia figlia dalle medie a tutte le superiori e ligia ai miei doveri ho rappresentato tutti senza mancare mai ad un appuntamento, la cosa che più mi è rimasta in mente di tutto questo periodo è l'assenteismo dei genitori alle riunioni o ai colloqui e il menefreghismo degli studenti alle assemblee sia di classe che di istituto.
A volte penso che provenendo da un'istruzione classica in cui i maestri o i professori erano ancora agganciati ai vecchi valori, in cui l'insegnante non si discuteva e ci si alzava quando entrava in classe, probabilmente non capisco i professori di adesso che sono quelli che hanno studiato negli anni ottanta quando si andava avanti solo per conoscenza e non per merito, ma poi mi rendo conto che non è così semplice e riduttivo, il problema è molto più complesso.
Intanto alla mia epoca i genitori non contavano nulla e il rapporto era solo fra alunno e insegnante, adesso invece i genitori sono importanti e se lavorassero insieme potrebbero ottenere buoni risultati, ma spesso anzi quasi sempre, sia gli uni che gli altri sono sempre sulla difensiva e così ci rimette sempre lo studente.
Io non ho mai parlato male degli insegnanti di fronte a mia figlia, al limite posso essere stata un po' critica,ma dando sempre una spiegazione; invece sento spesso genitori che denigrano in malo modo i professori e li offendono fino alla settima generazione con i figli presenti avvalorando in loro la convinzione di poter essere arroganti e pretenziosi con l'appoggio dei genitori stessi. Per loro conto però anche i professori non si prendono le loro responsabilità delegando a giudizi pressocché uguali quello che dovrebbe essere invece uno strumento (il voto) per aumentare le convinzioni di coloro che invece credono e fanno il loro dovere.
Quindi penso che mentre i genitori si comportano male e i professori delegano, gli alunni fanno la bella vita e se e fregano delle regole.
Regole che sono l'unica cosa che serve per relazionarsi con gli altri e attraverso di esse metterci in contatto e vivere la vita di società civile.
venerdì 15 agosto 2008
Mi merito queste attenzioni??
Ecco qui il mio regalo inaspettato!!
uno di quei regali che non ti immagini mai anche se ti stai attivando per riuscire a comprartelo, uno di quei regali che quando ce l'hai capisci quanto realmente lo desideravi e che anche se può sembrare inutile è la dichiarazione d'amore più bella che ti possa capitare!!! Io amo mio marito quando mi fa sentire così speciale, anzi lo amo sempre, ma in questi casi riesce a farmi sentire la ragazzina di 25 anni fa!!!
domenica 22 giugno 2008
,,, tempo che passa..
giovedì 12 giugno 2008
la voce per eccellenza
Cats il musical
Ringrazio mia figlia per avermi portata a vederequesto stupendo musical, veramente affascinante come un gatto, che nell'insieme ha colto proprio lo spirito felino. Capisco adesso perchè il suo successo di tutti questi anni. E' stato un crescendo di emozioni ed alla fine mi sono ritrovata a battere le mani e quasi ballare a tempo con loro !!
Entusiasmante è dire poco perchè fra balletti scenografia e voci stupende è stato una cosa bellissima.
domenica 25 maggio 2008
Chissà.....
sabato 24 maggio 2008
dieta ritrovata
giovedì 15 maggio 2008
..Donna..
da solo in tutto quel ben di cose, ma questo si è rivelato un fallimento!!
ebbene sì: lui da solo in mezzo a tutte quelle bellezze
si annoiava, si rattristava, si abrutiva nel nulla più nulla che ci sia!!
Allora Lui ricorrere ai ripari con la creazione della
donna.
Per non fare troppa differenza gli leva una costola e ci costruisce intorno un corpo compatibile, ma anche questo è un fallimento:
lei è troppo superiore e si accorge subito che l'uomo è così
apatico, inerte:
lei cerca il serpente, brutto. Sì, strisciante. Sì, ma interessante con idee nuove e volontà di crescita.
addio paradiso terrestre pensa Lui
troppo difficile tener testa a costei, meglio lasciarli andare in un mondo più duro in cui deve
durare fatica per vivere e dimenticare di elevarsi a livelli superiori.
(ma solo lei partorirà con mille dolori)
Ed ecco la nascita del mondo e della vita dell'umanità;
il ripetersi continuo di questa prima parte:
la donna cerca fin dall'epoca della pietra di elevare l'uomo
a cacciatore, per esempio, oppure a cavaliere errante e solo a quel punto si dona a lui
anima e soprattutto corpo;
perchè per lui è la parte fisica che conta.
Ma è soprattutto nell'ottocento in cui la donna, che ormai è arrivata ai minimi storici come valore nella scala dell'umanità, tira fuori il suo genio più fantasico:
sa che lui non può stare senza di lei, ma sa anche che essa deve rimanere pura fragile e delicata come in cristallo, perchè solo così potrà scegliere l'uomo che, anche se non amerà, sarà comunque quello più consono alle sue esigenze e lui si adeguerà ad esse.
E adesso siamo nel presente dove ancora persiste questo dislivello, ma se l'uomo non capisce che eve essere solo un uomo e non cacciatore o padrone o cavaliere e accettare la donna solo come donna e non come pura o bella o in qualsiasi altro modo pensi, ma solo come donna
ecco solo dopo porà esserci parità e unione e amore e il ritrovato
paradiso terrestre.
sabato 10 maggio 2008
...ferieeeeee
mercoledì 7 maggio 2008
Jane Eyre la vera femminista
venerdì 25 aprile 2008
Fortuna?
Mia figlia (nata nell'era del CD, MP3 e del PC) tempo fa,mentre eravamo in un negozio di dischi, mi fece notare che non aveva mai sentito musica incisa su vinile e toccava quei 33 giri con curiosità e reverenza.
Questa sua curiosità si è trascormata in una domanda:
- mamma, quanto costerà un giradischi?
Siamo state a giro un pò su internet e un pò per negozi, ma non abbiamo trovato quello che cercavamo; ossia si trova qualcosa, ma costoso e semiprofessionale;così ho cominciato a fare domande.
E si arriva a stamani, dopo aver accompagnato mia figlia e il suo ragazzo da amici io e mio fratello siamo stati al Piazzale Michelangelo per un caffè e lì la fatidica domanda
- Con tutte le persone che conosci, sai se qualcuno si vuole disfare di un giradischi ?
- Per te?
- Per Fede che non ha mai sentito musica da un vinile
e qui l'apoteosi
- Ma giù in cantina mia c'è il vostro, nuovo di zecca, mai usato, che Mauro vi ha dato svariati anni fa!
Ecco adesso io stò ascoltado musica che proviene da questo impianto già sistemato con tanto di piatto, equalizzatore, amplificatore e casse Pioneer e radio AM/FM
Ho ritrovato i miei 33 giri e 45
e sto pensando che questo impianto è rimasto in cantina per circa venti anni!!
E Fede non lo sa ancora !!
mercoledì 16 aprile 2008
Il re di Darkwood
martedì 8 aprile 2008
Scegliere..
mi alzo o non mi alzo?
la colazione
caffè latte , the o cereali?
e vado avanti così per tutta la giornata, ma la scelta più dura è alla sera quando stanca da morire, stò sul divano a dormire davanti alla televisione e mi chedo se non sia più sano andarmene a letto!!
Ma sceglere è anche il sale della vita, posso decidere di godermela o no, di essere felice o no,
di andare a lavoro tutte le mattine con il sorriso o arrivare con il muso lungo incavolata con il datore di lavoro e fare il meno possibile per fargli dispetto; senza rendermi conto che sto male e a perderci di più sono io stessa.
Non si sceglie meglio di un'altro, ma si deve scegliere al meglio per noi nel rispetto degli altri.
Il punto della mia vita sono io, ma gli altri mi stanno intorno.
Scegliere mi fa sentire l'importanza delle azioni che compio, mi fa apprezzare i sentimenti che provo.
Scegliere mi rende libera!
sabato 5 aprile 2008
....
giovedì 27 marzo 2008
La casa magica
Era una casa contadina dell'epoca medioevale, con le stalle annesse, un lungo loggiato su un lato l'aia su due, il lavatoio attaccato alla casa, la pompa per l'acqua da prendere con le mezzine di rame ed un camino su tutto un lato della cucina dove potevamo stare tutti intorno al fuoco mentre i grandi si raccontavano la giornata.
C'era una stanza grandissima al primo piano con almeno nove piloni di legno, come alberi di una nave con dei pioli conficcati, dove venivano appese le reste delle ciolle, degli agli, dei pomodorini e del granturco, dove veniva appesa l'uva ad appassire sia per l'inverno che per il vin santo.
E soprattutto c'era la stanza del granaio dove c'era il grano ammucchiato e dove noi s e m p r e andavamo a nuotare e dove sempre ci venivano a sgridare! Era come il lardo per la gatta!!
E poi si andava a letto e per stare insieme dormivamo in un unico letto nelle due direzioni e si chiacchierava fino a notte fonda raccontandoci storie di tutti i tipi.
Non c'era i riscaldamento, ma la camera era comunque calda e i vetri della piccola finestra si appannavano e spesso la mattina li trovavamo gelati.
Se penso a quei tempi, mi sembra di tornare indietro di millenni e non è del tutto falso: erano i primi anni sessanta in campagna.
La mattina ci svegliavano i muggiti delle mucche, lo zio andava a mungerle, il nonno pensava a gli animali da cortile e ai maiali, la zia ci preparava la colazione con latte e pane e poi via nell'aia a giocare, mentre tutti gl adulti andavano nei campi.
La nonna era piegata dall'artrosi nel fisico, ma non nello spirito e quindi riusciva con le uniche quattro dita che muoveva a fare la treccia con la paglia colorata per i cappelli e cucirli. Erano cappelli che vedevo in vendita in un negozio in piazza Santa Maria Novella o ai banchi in San Lorenzo o al mercato del sabato di Scandicci ed anche se non era vero probabilmente pensavo sempre che fossero proprio i suoi! Lei era burbera dura e brontolona anche perchè era lei che rimaneva con noi tutto il giorno e non potendo cammnare ci voleva sempre vicini.
Non ricordo di aver mai litigato con le mie cugine, ma di esserne sempre stata innamorata perchè erano piu grandi di me e quindi molto interssanti!!
lunedì 24 marzo 2008
da "Smilla e il senso per la neve"
domenica 23 marzo 2008
il sessantotto
Dentro di me, per l'aria che tirava in casa, sapevo che non avevano tutti i torti, ma non era quello il modo.
Vedevo gli occhi preoccupati di mia madre guardare il telegiornale: quelle bombe, gli scontri le urla il fumo la facevano tremare, ma per me era scontato il ritorno di mio padre, mai un dubbio lui era puntuale! e sempre sorridente. E bello.
Sapevo che fuori dalla porta il mondo fremeva, i giovani erano sempre arrabbiati, non ne capivo le ragioni, ma ero giovane anch'io e per osmosi ero simpatizzante.
In casa non avvertivo una completa chiusura alle motivazioni sapevo solo che no la violenza non era tollerabile.
Quegli anni sono confusi nella mia mente sì, ma da quegli anni traggo spesso suggerimenti per la mia vita presente. Ho chiaro dentro di me quali sono i miei diritti, ma anche i miei doveri e che spesso coincidono.
sabato 22 marzo 2008
Trentacinque anni
venerdì 21 marzo 2008
legge voluta
domenica 16 marzo 2008
domenica mattina
-ti voglio bene quanto 10 sacchi!
- io quanto 100 sacchi!
e poi il più sveglio
-tutti i sacchi del mondo!
e il più furbo ci fregava con
- più uno !!
e lui che se la rideva beato con noi piccoli arrampicati sul suo grande corpo!
-Chi mi vuole con sé quando sarò vecchio?
-io!
-io!
-io!
-e la mamma?
tutti zitti memori dell'ultima fresca e ancora bruciante sculacciata!!
Si andava alla messa con la nonna, tutti eleganti nel nostro vestito della festa,lasciando in casa un buonissimo ed invitante odorino di sugo di carne che ci faceva indovinare il pranzo che ci aspettava al ritorno!Il babbo che si faceva la barba con il rasoio a mano invece che con quello elettrico visto che aveva più tempo e con la radio accesa a sentire la trasmissione de il Grillo Parlante.
Mai una domenica eravamo senza musica!
Fuori in strada si sentivano le campane del duomo e a risposta quelle della nostra chiesa e se ascoltavamo con un po' di attenzione sentivamo nel silenzio della città il fischo dei treni alla stazione!
Si... l'aria le sensazioni e tutto ci facevano sentire che era domenica mattina.