lunedì 9 dicembre 2013

La nostra paura più profonda

"La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.
Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? “
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri."
Nelson Mandela

lunedì 2 dicembre 2013

Ascoltavo

Ascoltavo questa canzone e mi sono resa conto che parlava di me come in una parodia perfetta e ho pianto come una scema... poi ho pensato a tutto  quello che è passato dal momento terribile quando si è addormrntato in braccio a me fino ad oggi... quanto tempo è passato!E non so bene come, ma è passato. All'inizio si pensa che andare avanti sia cercare di dimenticare ed invece no andare avanti significa continuare a vivere  che poi è piu o meno ricordare con gioia e fare presente il passato..Ho saputo da subito cosa ci stava succedento con una lucidità quasi da veggente, ma la calma e la forza mi hanno accompagnata dandomi quella chiarezza di cui avevo bisogno per affrontare quei giorni terribili. Poi tutto si è confuso, ma adesso che vedo con distacco e una parvenza di serenità mi accorgo con una nuova consapevolezza che non sono mai stata veramente sola, tutto quello che è stato è presente nel quotidiano.
Mi sono domandata molte volte che cosa ha provato quando a sentito lo schianto dentro di sè, ma credo che sia la solita cosa che ho sentito  io, voglio credere che avesse la certezza della mia presenza come io ho sempre avuto la certezza della sua, che il reciproco supporto ci abbia entrambi aiutati a superare quel momento che la fisicità sia la solita per entrambi  che la morte sia la presenza quotidiana della vita che sia un tutt'uno

Canzone per un'amica



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