La domenica mattina era differente, si facevano le solite cose,ma avevano un sapore diverso da gli altri giorni. La mamma ci lavava ci preparava la colazione, ci vestiva ci pettinava e noi uscivamo, ma in camera grande, sul lettone, c'era il babbo che dormiva e noi anelavamo di andare a dargli noia ad abbracciarlo a baciarlo e dirgli, quantificando con i sacchi ,quanto bene gli volevamo.
-ti voglio bene quanto 10 sacchi!
- io quanto 100 sacchi!
e poi il più sveglio
-tutti i sacchi del mondo!
e il più furbo ci fregava con
- più uno !!
e lui che se la rideva beato con noi piccoli arrampicati sul suo grande corpo!
-Chi mi vuole con sé quando sarò vecchio?
-io!
-io!
-io!
-e la mamma?
tutti zitti memori dell'ultima fresca e ancora bruciante sculacciata!!
Si andava alla messa con la nonna, tutti eleganti nel nostro vestito della festa,lasciando in casa un buonissimo ed invitante odorino di sugo di carne che ci faceva indovinare il pranzo che ci aspettava al ritorno!Il babbo che si faceva la barba con il rasoio a mano invece che con quello elettrico visto che aveva più tempo e con la radio accesa a sentire la trasmissione de il Grillo Parlante.
Mai una domenica eravamo senza musica!
Fuori in strada si sentivano le campane del duomo e a risposta quelle della nostra chiesa e se ascoltavamo con un po' di attenzione sentivamo nel silenzio della città il fischo dei treni alla stazione!
Si... l'aria le sensazioni e tutto ci facevano sentire che era domenica mattina.
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