domenica 22 febbraio 2009

pomeriggio speciale

Oggi pomeriggio sono stata con le mie amiche al teatro di Cestello in San Frediano a vedere Ginevra degli Almieri sepolta viva in Firenze una rappresentazone teatrale di un fatto realmente accaduto nel trecento a Firenze e rimessa in scena con l'aggiunta della maschera di Stenterello, voluta dall'autore, Luigi del Buono, per rappresentare al meglio lo spirito fiorentino.
E' la storia di una giovane sposa che per maltrattamenti subiti dal marito ha una paralsi e viene dichiarata morta quindi sepolta.Ma quando i servitori delmarito decidono di aprire il sepocro per rubarle l'anello di grande valore, lei si risveglia e torna prima dal marito che la ripudia prchè nel frattempo si è risposato con una vecchia ricca zittella, poi dal padre che impurito non la riconosce, infine dall'amante che sarà ben lieto di aiutarla e liberarla dal marito per averla semprecon sè.

spettacoli





sono solo foto vocative..

venerdì 20 febbraio 2009




Per quest'anno ho comprato il passteatri :l'abbonamento ai teatri dell'area fiorentina che è risultato molto interessante sia per il prezzo quarantotto euro per sei spettacolo a scelta su diciassette teatri che per gli spettacoli a disposizione.
Per ora ho visto “L'ultimo harem” che è stato molto coinvolgente sia per la rappresentazione, in quanto eravamo sul palcoscenico con gli attori che ci recitavano ad un metro di distanza,sia per l'argomento in quanto parla della condizione femminile nel tempo e ci fa capire che solo dove la donna decide distare lì è la sua libertà, che sia a casa o a lavoro o in un harem.
Il secondo spettacolo è stato “Facciamol'amore” molto allegro e vivace ben impostato, dove la bravura degli attori è assolutamente importante per farci dimenticare il bel film interpretato dalla strepitosa Marylin Monrooe e quell'attore francese dall'aria di cane bagnato..
Il prossimo spettacolo sarà qualcosa di ancora diverso,una rappresentazione medioevale ambienta in una Firenze antica con una storia quasi pirandelliana.

lunedì 2 febbraio 2009

Candelora

Se c'è il sole o il solicello,
siamo già a mezzo inverno,
ma se piove o gragnola
dall'inverno siamo fora..

Buon compleanno

Erano lì e non lo sapevo, semplicemente accantonati, ripiegati e impilati in un angolo della memoria e non me ne rendevo conto, neanche li spolveravo!
Eppure erano lì.
Poi casualmente, forse per una parola o per un suono o per un profumo ecco che tutto mi si presenta davanti ed è come tornare indietro e rivivere proprio quei momenti, lo sgomento, la paura, il dolore che mi colpisce allo stomaco come un pugno e che mi chiude la gola, ma ora, a distanza di anni, posso subito venirne fuori e domandarmi come ho fatto a passare tutto questo tempo, come sono sopravvissuta ?
E' vero, lui è sempre stato qui vicino a me, nei momenti belli e nei momenti bui, il mio cuore lo ha tenuto stretto, lui ha continuato a vivere con me, ma quanto mi è mancato!
Non mi sono mai fatta questa domanda, ma Dio solo sa quanto mi sia mancato!
Ho desiderio di toccare le sue mani il suo volto come facevo da bambina, ricordo bene le sue mani, belle affusolate abbronzate con le unghie curate e forti perfettamente tagliate.
Ricordo i suoi gesti semplici , come quando tornava da lavoro e si levava il cappello, la giacca e la pistola che metteva sull'armadio, lontano da noi bambini che sapevamo non dover toccare. Il suo piacere nel mettersi in ciabatte e stare in casa con noi, con la sua severità ed il suo sorriso e le sue fissazioni.
E ricordo il suo odore misto all'odore del tabacco, l'odore del cappello d'ordinanza l'odore della sua divisa e ricordo l'odore dell'ospedale e delle medicine, e ricordo l'espressione e il gesticolare dell'infermiera che parlava con mia madre quel giovedi mattina in fondo al corridoio all'ospedale. Capii subito e fu come ricevere un cazzotto allo stomaco che mi levò il fiato e mi fece scoppiare a piangere..
Ricordo la rabbia, la rabbia che ha pervaso tutta la mia gioventù, la voglia di affrontare il mondo , la vita come se fosse qualcosa da spaccare in due, qualcosa da picchiare con tutte le mie forze, il mondo mi allontanava, ma esso mi apparteneva ed io bene o male lo volevo, voglio la mia parte di felicità: quella che mi è stata rubata, senza darmi possibilità di difendermi.
Buon compleanno babbo.

GOOD COMPELANNO
They were there and did not know, simply set aside, ripigati and stacked in a corner of memory and I realized, even dusted them. Yet were there. Poicasualmente, perhaps for a word or a sound or a scent that's all that comes before and it is like to go back and relive the very moment, the grief, fear, the pain that I close the throat, but now, a disanza of years, I can just get out and ask me how I did it to spend all this time, as they survived? It 'true, he has always been close to me, at times beautiful and at times dark, my heart kept him close, he continued to live with me, but what I was missing! I have never done this, but God only knows what I was missing! I desire to touch his hands, beautiful tanned with tapered nails neat and strong perfectly cut.

I remember her simple gestures such as when returning from work and raised his hat, jacket and sull'armadio put that gun away from us children knew never to touch. His pleasure in slippers get in and stay at home with us, with its severity and his smile and mania. I remember his smell mixed all'odore tobacco, the smell of the hat for the order, the smell of his uniform and I remember the smell of the hospital. I understood immediately and it was like receiving a cazzotto stomach that I got up and the wind made me burst into tears .. I remember the anger, the anger that has permeated all of my youth, the desire to face the world, life as if it were something to be split in two, something to fight with all my strength, my world away, but it belonged to me and I, good or bad, I wanted it, I want my share of happiness: that I was robbed, not give me the opportunity to defend.
Happy birthday dad.

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