domenica 12 luglio 2009

le strade della vita


“Quella sera si era fumato qualcosa di buono, come si diceva allora, del nero o pachistano, adesso non saprei più, ma ricordo che dopo andammo a giro con la mia macchina e volevamo aggiungere Cercina passando da Poggio Imperiale. C'è una strada nascosta fra i campi che scende stretta fra due muri a secco e in quella stagione erano coperti di fiori bianchi, non so se per effetto del fumo o altro, mi sembrava particolarmente stretta e la mia 127 rosso mattone ci passava a malapena, ma era così bello scendere a passo d'uomo con la sensazione di essere in un'altra dimensione, con la rabbia, il coraggio e l'incoscienza dell'età.
Ho ripercorso altre volte quella strada, ma non è più stata la stessa e forse questa è la vita: la vivi una sola volta.”

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