Ho letto un librettino intitolato "La favola dell'indoeuropeo" di Giovanni Semeraro e ne sono rimasta stupefatta. Ho sempre pensato in maniera latente che il nostro linguaggio fosse nato da un comun denominatore, ma le sue disquisizioni serie mi hanno entusiasmata. "Così antiche ombre, antiche glorie tornano sino a noi dall'Oriente per aggiungersi a quelle proprie del nostro mondo".
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